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    Smartphone troppo fragili. Si passa ai dispositivi rugged!

    By Redazione Top Trade25/02/2019Updated:25/02/20194 Mins Read
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    L’86% delle aziende intervistate da Cat Phones ha dichiarato di avere dovuto riparare o sostituire i propri smartphone aziendali a causa dei danni subiti durante le attività lavorative

    Le aziende di tutta Europa stanno spendendo più che mai per i cellulari aziendali ma secondo la ricerca pubblicata oggi da Cat Phones l’aumento dei costi, la perdita di produttività causata dall’inadeguatezza dei telefoni per l’ambiente di lavoro in cui vengono utilizzati, le costose riparazioni e le sostituzioni hanno aperto la strada ai dispositivi rugged che sono sempre più resistenti.

    Un’indagine sugli acquirenti di telefoni cellulari in 497 aziende europee, mostra che il 69% ritiene che i telefoni si danneggino facilmente. Il 69% afferma anche di spendere di più per i telefoni aziendali rispetto al passato. Più della metà degli intervistati afferma che la riparazione e la sostituzione di dispositivi guasti è un problema crescente per la loro attività.

    Il 99% degli acquirenti di telefoni aziendali ha subito danni ai telefoni aziendali negli ultimi tre anni e l’86% afferma che il danno è stato così significativo da richiedere la riparazione o la sostituzione del dispositivo. Le cause comuni sono: rottura dello schermo (62%), rottura dell’hardware (47%), danni causati dall’acqua (44%) e guasti causati da polvere o sabbia penetrate nel dispositivo (21%).

    La produttività ne risente anche quando i dipendenti sono costretti a rinunciare al telefono cellulare durante il periodo di riparazione o sostituzione. Il 31% delle imprese ha registrato un impatto significativo sulla produttività causato da questa situazione e un ulteriore 40% ha registrato un impatto contenuto (71% nel complesso) causato dalla situazione di stallo dovuta alla sostituzione e riparazione dei telefoni. L’impatto aumenta in proporzione ai tempi di riparazione. Solo il 21% afferma che le riparazioni richiedono fino a un giorno lavorativo, mentre la maggioranza (63%) afferma che le riparazioni possono richiedere da due giorni a una settimana lavorativa. Un ulteriore 16% afferma inoltre che alcune riparazioni richiedono ancora più tempo.

    Le ricerche condotte dai principali analisti di comunicazioni mobili, CCS Insight, indicano che un consumatore europeo su tre ha subito danni allo schermo del proprio smartphone negli ultimi tre anni. Sostituire uno schermo rotto di uno smartphone di fascia alta senza assicurazione non è economico. Ad esempio, una riparazione di uno schermo singolo sui nuovi smartphone di punta può costare tra i 150 € e i 360 €, mentre per riparazioni importanti, come danni causati da liquidi o da acqua o la sostituzione di pulsanti rotti, si può arrivare fino a € 650.

    In un contesto aziendale, in cui vengono acquistati più dispositivi, questi costi aumentano rapidamente. Anche con le economie di scala associate ai contratti di servizio aziendale, gli acquirenti di telefoni aziendali hanno dichiarato di spendere in media 94 € per riparazione per tutti i tipi di danni, con costi di centinaia di Euro.

    Ben Wood, Head of Research di CCS Insight, ha commentato: “La fragilità degli smartphone moderni è diventata un problema reale. Non sorprende che le aziende stiano cercando dispositivi più robusti, dati i costi associati alla riparazione degli smartphone e l’impatto negativo sulla produttività quando un dispositivo si rompe.”

    Pertanto, la durabilità del dispositivo è diventata uno dei requisiti principali per i responsabili delle decisioni IT e gli acquirenti di telefoni all’interno delle aziende, al pari di connettività, sicurezza e gestibilità dei dispositivi.

    Passare a un dispositivo rugged appropriato è all’ordine del giorno per gli acquirenti di telefoni cellulari nelle aziende europee. Il 44% sta valutando la possibilità di sostituire il proprio portfolio aziendale con dispositivi robusti, mentre un buon 8% già ne dispone. I dispositivi rugged sono tra le aree di investimento per la mobilità aziendale in più rapida crescita, con il 21% dei responsabili delle decisioni IT che afferma di voler rivalurare le spese in questo settore per i prossimi 12 mesi.

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