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    Abbiamo provato il nuovo Netgear Nighthawk AX6000

    Di Massimiliano Cassinelli21/07/2019Lettura 5 Min
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    I risultati del nostro test di Netgear Nighthawk AX6000, il router che sfrutta il WiFi 802.11ax (più conosciuto con il nome di Wi-Fi 6)

    Per una realtà come BitMAT, con cinque testate online costantemente aggiornate, la connessione è un’esigenza imprescindibile, soprattutto quando i nostri colleghi dell’area video sono al lavoro per il montaggio dei telegiornali o di una videointervista.

    Una situazione ancora più delicata quando siamo in diretta con un webinar, per il quale è necessario trasmettere immagini e video di elevata qualità e la banda disponibile viene “contesa” tra relatori, regia e redattori al lavoro, senza dimenticare smarphone e svariate apparecchiature costantemente online, tra cui l’ormai immancabile Alexa.

    Ecco a voi il Wi-Fi 6!

    Da qui la necessità di acquisire una connessione a banda larga ma, soprattutto, di distribuire al meglio il segnale anche a chi deve operare nel piano interrato o, al contrario, preferisce lavorare per qualche ora in giardino. Ovviamente durante la bella stagione…

    Alla luce di queste esigenze, abbiamo voluto provare una delle più interessanti novità proposte sul mercato: il router WiFi NETGEAR Nighthawk AX6000 a 8 stream (RAX80). Una soluzione che supporta anche lo standard WiFi 802.11ax, più conosciuto con il nome di Wi-Fi 6.

    Questo nuovo standard, attualmente disponibile solo su pochi dispositivi, sfrutta ancora la frequenza da 2,4 GHz, ma anche quella a 5 GHz. Il tutto per distribuire i carichi in modo intelligente, con l’obiettivo di prevenire il rischio di un’eccessiva occupazione della banda disponibile che, ovviamente, deve essere condivisa tra tutti i dispositivi collegati. Un obiettivo reso possibile, in primo luogo, dal raddoppio della banda disponibile, ma anche da un corretto utilizzo delle tecnologie MUMiMo (per lo streaming simultaneo su più dispositivi) e OFDMA (Orthogonal frequency-division multiple access). In particolare OFDMA è in grado di ottimizzare la distribuzione delle banda in funzione del numero e della tipologia di device connessi. Una facoltà basata sulla capacità di suddividere ulteriormente i canali disponibili in ulteriori sottocanali da poche decine di Hz, compattando così i pacchetti in transito in quello che gli esperti definiscono multiplexing.

    Terza ed ultima tecnologia del Wi-Fi 6, sapientemente integrata da Netgear, è il protocollo di codifica QAM (Quadrature amplitude modulation), in base al quale i dati, pur viaggiando su portanti con la stessa frequenza, sfruttano la diversa fase delle onde, aumentando così il bitrate.

    Aspetti tecnologici che spesso sfuggono ai più, ma che si trasformano in connessioni decisamente più rapide e stabili, a tutto vantaggio dell’efficienza di rete.

    Cosa c’è dentro il router

    Per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla standard WiFi 802.11ax, Netgear ha equipaggiato i propri router Nighthawk AX6000 con un processore quad-core a 64-bit e 1,8 GHz. Una peculiarità che, minimizzando il carico di lavoro della CPU, è stata progettata per massimizzare l’efficienza nel trasferimento dei dati, ovvero il compito principale di un router. Inoltre, pur essendo un apparecchio proposto come “domestico”, offre il supporto di Internet MultiGig. Questo significa, in pratica, che è possibile aggregare tra loro due porte Ethernet e farle operare come se fossero un’unica porta.

    Infine il segnale WI-Fi viene diffuso da più antenne ad alte prestazioni, garantendo una connessione affidabile anche in un’area estesa.

    Vediamo se è vero

    Sulla scorta di queste aspettative, abbiamo aperto con una certa curiosità la confezione del nuovo Nighthawk AX6000, venendo immediatamente colpiti dal particolare design, in cui le antenne sono nascoste dentro quelle che assomigliano alle ali di un’astronave di Guerre Stellari. Una scelta estetica che, da subito, ci ha convinti ad non installare il router nel solito locale delle apparecchiature dedicate all’ICT, ma di esporlo in vista (anche se in un’area baricentrica rispetto alla redazione), quasi fosse un oggetto di design. Del resto Netgear è un marchio molto apprezzato in ambito domestico, dove l’estetica ha un’importanza determinante.

    Come configurare Nighthawk AX6000

    Eliminati gli imballaggi e installato fisicamente il router Nighthawk AX6000, operazioni che si eseguono in modo intuitivo, senza la necessità di consultare la Quick Guide, l’attenzione si è concentra sulla corretta configurazione. Un’operazione che, al contrario di quanto avviene con un comune router, è decisamente comodo completare con l’app specifica Netgear Nighthawk. Scaricabile dal classico Google Play, mentre Nighthawk AX6000 si accende e si aggiorna, l’app guida l’utente (anche se poco esperto), nella scelta dei parametri di configurazione.

    Sempre consigliabile, oltre al nome della propria rete, un’attenzione specifica va prestata nel modificare la password, oltre a creare una rete con accesso dedicato agli ospiti.

    Scelti poi i parametri necessari, il router è pronto per consentire ai nostri dispositivi di andare in rete e, soprattutto, permetterci di verificarne le effettive potenzialità. Potenzialità al momento non ancora del tutto sfruttabili, vista la limitata diffusione del WiFi 802.11ax, ma che saranno un vero e proprio toccasana nei prossimi mesi, quando il Wi-Fi 6 sarà parte integrante di tutti i nostri dispositivi, mentre gli apprecchi IoT cresceranno ulteriormente sia nelle case che negli uffici.

    Per il momento, ci siamo così “limitati” a verificare la compatibilità del router con i precedenti standard Wi-Fi e a “tormentare” il Nighthawk AX6000 con tutti i device presenti in redazione (telecamere di videosorveglianza e telefonate in Whatsapps comprese, oltre ad una versione di Fortnite… messa in azione in orario d’ufficio), per registrare i commenti dei nostri colleghi dell’area video (sempre affamati di banda).

    Il risultato? Nessuno ha lamentato problemi di lag, nemmeno quando ha provato a guardare i video in alta risoluzione direttamente dal giardino della redazione.

    Tutti soddisfatti quindi? Al momento si, perché la capacità del nuovo router di riconoscere la tipologia di traffico consente di differenziarlo e di prevenire tutti i problemi di banda che affliggono le reti wireless sovraccaricate. Ovviamente potremo avere la controprova definitiva solo nei prossimi mesi, quando potremo collegare un numero significativo di device in grado di utilizzare il Wi-Fi 6, ma al momento il router Nighthawk AX6000 si è rivelato una scelta vincente, capace di rispondere anche alle esigenze di utenti particolarmente esigenti.

    Ricordiamo, infine, che i rivenditori interessati a diventare MSP possono scaricare il White Paper gratuito “Tecnologia di rete innovativa per i reseller e i suoi clienti”.

    Netgear Nighthawk AX6000 prova prodotto test Wi-Fi6 WiFu6
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    Massimiliano Cassinelli

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