• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
Top Trade
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • BTicino trionfa all’iF DESIGN AWARD 2025
    • DB Ingegneria dell’Immagine installa la nuova Durst P5 500 D4
    • Western Digital risponde alle esigenze del mercato data-driven
    • Cyber Resilience Act: nuovi obblighi per i dispositivi RFID
    • Evoilàbel: vince un’etichetta di olio extra vergine creata da Anita di Biase
    • AVSI porta formazione tecnica in Kenya con Sacchi Elettroforniture
    • Print4All 2025: gli eventi e la formazione in programma
    • Innovazione, vincono le batterie al Litio
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Top Trade
    • Tecnologie
    • Strategie
    • Infrastrutture
    • Sicurezza
    • Tendenze
    Top Trade
    Sei qui:Home»Categorie Funzionali»Posizione Home Page»GenAI: le aziende sono pronte?

    GenAI: le aziende sono pronte?

    By Redazione Top Trade29/01/20247 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Alessandro Riganti di D-Link analizza lo stato dell’arte della GenAI e spiega quali settori sta rivoluzionando e come. Ma a che punto sono le aziende?

    GenAI

    In questo articolo Alessandro Riganti, Country Manager di D-Link per l’Italia, evidenzia le innovazioni che sta portando la GenAI (Intelligenza Artificiale Generativa) in vari campi e spiega perché le organizzazioni dovrebbero iniziare a valutare come sfruttare e integrare gli strumenti di GenAI con i sistemi IT esistenti.

    Le aziende sono in grado di gestire l’avvento della GenAI?

    L’adozione e l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) sta rivoluzionando il modo di operare delle aziende, offrendo opportunità di crescita, efficienza e innovazione senza precedenti. Molte aziende all’avanguardia hanno già inserito delle piattaforme di GenAI nei processi quotidiani per offrire un’automazione innovativa al proprio personale o ai propri clienti.

    Tuttavia, man mano che la GenAI e gli altri strumenti di Large Language Model (LLM) diventano sempre più onnipresenti e si integrano nelle applicazioni di tutti i giorni, come Microsoft 365, le aziende si trovano a dover rispondere a una domanda sempre più impellente: le varie realtà sono in grado di gestire la potenza di calcolo necessaria per sfruttare appieno questi nuovi progressi tecnologici?

    L’influenza della GenAI è destinata a rivelarsi cruciale in un’ampia gamma di settori sia nel 2024 sia negli anni a venire, ma probabilmente a subire l’impatto maggiore saranno il mondo dell’Education, della sanità, delle smart city, del retail e del manufacturing.

    Come la GenAI sta rivoluzionando diversi settori

    Le capacità di automazione della GenAI hanno il potenziale di snellire i workflow, ridurre i tempi delle attività amministrative e persino diminuire i costi generali in tutti i settori.

    Nel settore sanitario, può portare a un’innovazione significativa nella cura dei pazienti, aiutando gli scienziati a sviluppare nuovi farmaci e consentendo ai professionisti di interpretare in modo più rapido ed efficace che mai i dati, come quelli relativi la storia sanitaria dei pazienti.

    Nell’ambito del retail e dell’e-commerce, la GenAI può essere impiegata per facilitare esperienze di acquisto più personalizzate, analizzando i comportamenti di acquisto e offrendo suggerimenti sui prodotti su misura per il cliente. Il customer service è un’area critica in cui si possono ottenere efficienze in termini di costi e di tempo, in particolare per quanto riguarda le domande più frequenti. Ciò a sua volta può aiutare i team di vendita a concentrarsi su ciò che è davvero importante.

    Tuttavia, alcuni settori stanno già sperimentando ora gli impatti della tecnologia. La creatività è stata a lungo considerata un tratto esclusivamente umano, eppure gli artisti si trovano ora in una situazione senza precedenti. Realtà come Midjourney, DALL.e e Amper, solo per citare alcuni nomi, stanno innescando accesi dibattiti sulla proprietà, il riconoscimento e la remunerazione economica dei progetti creativi, con però alcuni sostenitori che lodano la “democratizzazione” della creatività.

    Nel mondo dell’Education, l’uso delle soluzioni di GenAI da parte degli studenti ha aperto una   discussione sul plagio, sulla possibilità di copiare e, quindi, sul modo in cui può danneggiare l’apprendimento degli studenti. Tuttavia, se usata con trasparenza e in modo controllato, la GenAI può svolgere un ruolo cruciale proprio nel potenziare l’apprendimento, offrendo agli studenti una “biblioteca” di contenuti da approfondire e consentendo agli insegnanti di costruire materiali didattici più velocemente che mai, come sostengono alcuni istituti scolastici e dipartimenti governativi.

    Il valore della GenAI risiede in ciò che promette per il futuro, non solo in termini di maggiore efficienza, ma anche nella possibilità che gli strumenti liberino le persone per reindirizzarne tempo, energie e impegno verso attività a maggior valore aggiunto in cui gli esseri umani eccellono. Di conseguenza, gli strumenti hanno già innescato una transizione in cui l’AI sta diventando onnipresente, e non più un segmento software emergente all’interno dello stack tecnologico.

    Soddisfare le esigenze di potenza di calcolo degli strumenti di Intelligenza Artificiale Generativa

    Se il valore e il potenziale di trasformazione della GenAI sono reali, lo sono anche le sfide tecniche e di implementazione che la accompagnano.

    In tutti i settori, la GenAI crea un bisogno continuo di dati e di calcolo. Per essere performante ed efficiente, richiede capacità di elaborazione significative da parte dell’hardware. È questa esigenza di prestazioni di nuova generazione (e di una serie di altri vantaggi rilevanti) che sta determinando un’ondata di hardware specializzato.

    Con l’ulteriore avanzamento della tecnologia, sarà necessaria una potenza di calcolo ancora maggiore per far funzionare algoritmi e modelli avanzati. Ciò richiederà hardware robusti con processori potenti (laptop e computer con funzionalità ottimizzate per l’AI, ad esempio), oltre a capacità di rete significative.

    Anche l’impatto ambientale della GenAI è già significativo e probabilmente crescerà insieme alle ambizioni delle aziende. I dataset utilizzati per addestrare tutte le AI sono sempre più ampi e richiedono una grande quantità di energia per funzionare; un rapporto del MIT Technology Review ha persino rilevato che un modello di AI può emettere quasi cinque volte le emissioni di un’auto media nel suo intero ciclo di vita. La stima della carbon footprint dei modelli di AI, l’analisi di come e dove vengono archiviati i dati e l’aumento della trasparenza e della misurazione del consumo energetico sono tutti elementi fondamentali per aiutare a comprendere il problema.

    Considerando l’attuale velocità di evoluzione della tecnologia, è possibile che le aziende debbano pianificare il modo in cui scalare la propria infrastruttura per affrontare questa sfida al più presto.

    Le aziende stanno facendo abbastanza?

    Attualmente le aziende stanno esplorando e valutando come sfruttare e integrare gli strumenti di GenAI. Il primo passo fondamentale da compiere è la definizione di come affrontare i potenziali rischi in termini di privacy, sicurezza e proprietà intellettuale.

    Finché la GenAI non sarà adottata su larga scala, potrebbe passare ancora del tempo prima che le aziende prendano seriamente in considerazione di investire in infrastrutture future-proof. Tuttavia, ora è il momento per le organizzazioni di iniziare a pianificare come affrontare l’inevitabile avanzamento degli strumenti di GenAI e delle loro applicazioni nei prossimi anni.

    Un altro aspetto di questa sfida è la carenza di professionisti qualificati in grado di gestire sistemi basati sulla GenAI. Diventerà sempre più importante aggiornare e riqualificare la forza lavoro esistente per gestire le complessità tecnologiche. Allo stesso modo, le aziende dovranno implementare linee guida e best practice a livello aziendale per garantire che l’utilizzo della GenAI rimanga etico, legale e in linea con gli obiettivi e i risultati aziendali.

    In futuro, le organizzazioni dovranno iniziare a progettare i modi in cui la GenAI potrà scalare nei rispettivi settori e integrarsi con i sistemi IT esistenti (soprattutto in termini di standard tecnologici). È, inoltre, fondamentale stabilire un meccanismo di governance per affrontare le preoccupazioni relative alla privacy, alla possibile manipolazione, ai pregiudizi, alla sicurezza e alla trasparenza.

    Le aziende dovrebbero anche prendere in considerazione di valutare le proprie soluzioni di connettività esistenti e ricercare quali aggiornamenti hardware faciliterebbero meglio un’infrastruttura aziendale GenAI-friendly. Ciò include l’investimento in soluzioni di rete affidabile e moderno, compresi router e switch, al fine di fornire la connettività ad alta velocità e bassa latenza necessaria per i modelli GenAI ad alte prestazioni, in particolare quelli che prevedono l’elaborazione di dati in tempo reale.

    Inoltre, l’installazione di una soluzione scalabile, sicuro e in grado di gestire facilmente grandi quantità di dati, modelli più complessi e un aumento del traffico di rete è fondamentale per costruire un’azienda pronta ad adattarsi ai rapidi sviluppi della GenAI.

    In conclusione, mentre l’onere maggiore di gestire al meglio la potenza di calcolo e di avere un’infrastruttura tecnologica adatta ricadrà ovviamente sulle organizzazioni che dovranno stare al passo con le novità, l’impatto della GenAI sugli utenti medi si farà sentire prima di quanto si possa pensare.

    di Alessandro Riganti, Country Manager di D-Link per l’Italia

    Alessandro Riganti D-Link intelligenza artificiale (AI) intelligenza artificiale generativa
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione Top Trade
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)

    TopTrade è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    BTicino trionfa all’iF DESIGN AWARD 2025

    15/05/2025

    DB Ingegneria dell’Immagine installa la nuova Durst P5 500 D4

    15/05/2025

    Western Digital risponde alle esigenze del mercato data-driven

    15/05/2025
    Advertisement
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Più letti

    Maverick amplia gli orizzonti delle videocamere intelligenti di Huddly

    23/05/2019

    LG forma partner e installatori LG Pro

    20/05/2020

    TT Tecnosistemi è HPE Southern Europe HPE GreenLake Partner of the Year 2023

    20/06/2023

    Tecnologia per il retail: spesa in crescita in vista

    17/02/2023

    Stormshield presenta il suo nuovo piano di investimenti pluriennale

    05/10/2022
    NAVIGAZIONE
    • Tecnologie
    • Strategie
    • Infrastrutture
    • Sicurezza
    • Tendenze
    Informazioni
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 - BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 295 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.