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    RAEE: in Lombardia raccolti un quinto dei volumi italiani

    Di Redazione Top Trade13/04/2021Lettura 8 Min
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    Secondo i dati dell’ultimo Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, con quasi 68mila tonnellate di rifiuti tecnologici prodotte, la Regione avvia a corretto smalti-mento quasi un quinto della raccolta complessiva nazionale

    raee

    Nel 2020 in Lombardia sono state raccolte 67.776 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Lo evidenzia il Rapporto Annuale 2020 del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.
    Rispetto al 2019, la Regione raccoglie oltre 3.000 tonnellate in più di RAEE in forza di un incremento del 4,7%, il più alto per volumi nel Nord Italia, arrivando così a contribuire per quasi un quinto della raccolta complessiva nazionale.

    A incidere positivamente sulla raccolta dei RAEE sono stati soprattutto i rifiuti dei grandi bianchi (R2) che con oltre 1.100 tonnellate in più rispetto al 2019 (+4,9%), arrivano a un totale di 24.139 tonnellate, l’equivalente di quanto raccolta in R2 dall’intero Sud Italia. Determinante anche il contributo della raccolta di rifiuti di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che raggiungono le 19.372 tonnellate con un +8,7% rispetto all’anno precedente, l’incremento più alto a livello regionale e superiore anche alla media nazionale (+7,9%), pari ad oltre 1.500 tonnellate aggiuntive. Per questo raggruppamento la Regione, da sola, raccoglie più di tutto il Centro Italia (15.400 ton) e del Sud Italia (quasi 14.000 ton).

    Crescono, seppur in maniera più contenuta (+2,8%) anche i volumi degli apparecchi con schermi (R3) che toccano quota 8.464 tonnellate e quelli di freddo e clima (R1) che segnano un incremento dell’1,3%, per un totale di 15.341 tonnellate, crescita in contro-tendenza con l’andamento emerso nel resto del Nord Italia.
    Diminuiscono invece in maniera significativa (-9,9%), i volumi delle sorgenti luminose (R5) che si assestano a 460 tonnellate, riduzione in linea con il trend dell’Italia settentrionale.

    Migliora anche la raccolta pro capite dei RAEE che sale a 6,93 kg per abitante, in crescita del 7,7% rispetto all’anno precedente, valore che consente alla Regione di superare il dato medio nazionale (6,14 kg/ab), ma non quello del Nord Italia (7,01 kg/ab).

    Poco più dell’80% dei volumi lombardi provengono dai centri di raccolta comunali, un valore in linea con la media nazionale (81%), ma molto disomogeneo a livello provinciale, con valori che oscillano tra il 60% ed il 100% della raccolta. Particolarmente significativo il contributo dei luoghi di raggruppamento della distribuzione in R2, dove si raggiunge oltre il 32% dei volumi, e in R1 (26%). Da registrare invece in R5 il contributo dei centri di raccolta privati e degli installatori che raccolgono rispettivamente poco meno del 5% e quasi il 10% dei volumi del raggruppamento.

    Raccolta RAEE per province

    La provincia di Milano, con i suoi tre milioni di abitanti, produce circa un terzo dei volumi complessivi regionali, pari a 22.444 tonnellate, in crescita dell’1,5% rispetto al 2019; l’incremento maggiore si registra in R4 (+7,9% per un totale di 5.286 tonnellate), mentre calano i volumi di R2 (9.454 tonnellate, con un -1,37%)
    La provincia di Brescia raccoglie 9.180 tonnellate, con un +8% rispetto all’anno prece-dente, tra i valori migliori dell’intera Lombardia, crescita a cui contribuiscono con poco più di 300 tonnellate ciascuno R2 (+12% e 2.846 tonnellate) ed R4 (+11,7%, per un totale di 2.982 tonnellate).
    Anche nella provincia di Bergamo i raggruppamenti 2 (2.396 tonnellate) e 4 (2.521 tonnellate) contribuiscono in maniera significativa alla crescita dei volumi raccolti con oltre 300 tonnellate in più a raggruppamento, portando così la provincia ad un totale di 7.368 tonnellate, pari all’11,2% in più sul 2019.
    È invece la provincia di Como a registrare la maggiore crescita percentuale, con un +11,8%, per un totale di 6.103 tonnellate; in questo caso gli aumenti più significativi riguardano R2 (+18,6% per 2.782 tonnellate) ed R1 (+9,18% e 1.692 tonnellate totali), mentre il raggruppamento 4 registra una crescita più contenuta (+3,2%).
    Stabile (+0,08%) la raccolta della provincia di Varese che si attesta a 5.060 tonnellate, grazie alla crescita di R4 (+4,1% e 1.675 tonnellate) che compensa i minori volumi raccolti da tutti gli altri raggruppamenti. Poco sotto le 5.000 tonnellate si ferma la provincia di Monza e della Brianza (4.912 tonnellate), in crescita dell’1,3%, ma con la riduzione più alta della raccolta di R1 in tutta la regione: -8% rispetto alle 1.121 tonnellate del 2019; bene invece i piccoli elettrodomestici e l’elettronica di consumo che segnano un +8% (1.716 tonnellate nel 2020).
    Situazione analoga a Bergamo e Brescia, pur su scala ridotta, per la provincia di Pavia la cui raccolta con un +6,2% sale a 2.885 tonnellate, grazie ancora una volta alla crescita in R2 (+13,7%) e in R4 (+13%).
    Subito dietro seguono la provincia di Mantova con 2.804 tonnellate, in crescita del +5,3%, che vede protagonisti i medesimi raggruppamenti (R4 a +11,5% e R2 a +5,8%) e quella di Cremona con 2.322 tonnellate, dove la crescita coinvolge tutti i raggruppamenti tranne R5 e il ruolo di protagonista passa a R1 che segna il +10%.
    Stabile invece a 2.074 tonnellate la provincia di Lecco, in cui la crescita di R2 ed R4 è compensata dalla pari riduzione dei volumi degli altri raggruppamenti, in particolare R3 e R1.
    Sotto le 2.000 tonnellate la raccolta nelle province di Lodi, dove si raggiungono le 1.412 tonnellate in crescita del+4,8% grazie soprattutto ai volumi di R4 (+11%), e di Sondrio, ferma a 1.243 tonnellate, in crescita del 6,5%, questa volta grazie soprattutto ai risultati in R3 in aumento del 22,8%, unico caso di incremento a doppia cifra per il raggruppamento 3 in tutta la Lombardia.

    La rete di raccolta poggia dei RAEE in gran parte sui centri di raccolta comunali, mentre i luoghi di raggruppamento della distribuzione giocano un ruolo importante solo nelle province di Como e Milano, dove veicolano il 37% dei volumi, mentre nelle altre province hanno un impatto marginale se non addirittura nullo.

    Relativamente al raggruppamento 5, il contributo della raccolta fatta tramite gli installatori (circa il 10% del totale) è piuttosto diffuso in tutte le province, anche se con percentuali diverse tra loro, mentre l’intervento dei centri di raccolta privati, che pesa per poco meno del 5% del totale del raggruppamento, è tutto concentrato nelle sole province di Milano e di Lecco.

    La raccolta pro capite più alta di RAEE a livello regionale spetta alla provincia di Como con 10,45 kg/ab, in crescita del 15% rispetto al 2019, l’incremento più elevato a livello regionale, che fa ottenere alla provincia il 7° posto a livello nazionale.
    Con rispettivamente 7,36 kg/ab (+9,7%) e 7,30 kg/ab (+7,3%) le province di Brescia e di Milano sono le uniche a superare la media pro capite del Nord Italia (7,01 kg/ab), mentre cinque province, Sondrio con 6,86 kg/ab (+6,5%), Mantova con 6,84 kg/ab (5,9%), Bergamo con 6,73 kg/ab (+13,2%), Cremona con 6,42 (+5,3%), e Lodi con 6,25 kg/ab (+6,8%) vantano dati pro capite superiori alla media nazionale (6,14 kg/ab).
    Con un -0,3% sull’anno precedente (unico dato in contrazione in Lombardia), la provincia di Lecco scende sotto la media italiana, fermandosi a 6,13 kg/ab.
    Ultime le province di Monza e della Brianza e di Varese, entrambe con 5,77 kg/ab, ma in crescita del 4% la prima e solo dell’1,6% la seconda, e quella di Pavia con 5,29 kg/ab (+7,4%).

    “I dati della regione Lombardia fanno da traino quantitativo alla raccolta nazionale alla quale contribuisce per oltre il 18,5%” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “All’eccellenza della raccolta pro capite della provincia di Como si accodano Milano e Brescia, uniche province in Italia con un dato superiore ai 7 kg/ab e una popolazione di oltre un milione di abitanti. Stupisce il dato particolarmente basso della raccolta del raggruppamento 3 della provincia milanese: 0,68 kg/ab contro una media di 0,95 kg/ab delle altre province, che potrebbe indicare la fine della presenza dei vecchi e pesanti televisori a tubo catodico sostituiti nella raccolta dai televisori a schermo piatto, più leggeri. È da sottolineare come un quarto della raccolta italiana del raggruppamento 4 pervenga dalla Lombardia, a testimonianza della capillarità e della capacità di intercettare questi flussi. Ampi in ogni caso gli spazi di migliora-mento per cui è giusto attendersi dalla Regione un ulteriore scatto nella raccolta per giungere alle possibili 100.000 tonnellate”.

    “I dati sulla raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) con-fermano la leadership della Lombardia nella raccolta differenziata. Questo è stato possibile grazie al coraggio delle scelte politiche” dichiara l’Assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, “ma anche grazie ai comportamenti virtuosi dei cittadini, che confermano una crescita di sensibilità nei confronti dei temi ambientali e dei comportamenti che guardano al maggior riciclo possibile. Regione Lombardia ha scelto con decisione la strada del recupero e del riuso: il percorso verso un’economia circolare. Questi obiettivi sfidanti riguardano anche i RAEE che devono rientra-re nel ciclo di riciclo e riuso dei rifiuti”.

    Lombardia RAEE
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