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    Smart Building e il ruolo dei partner nella loro realizzazione

    By Redazione Top Trade17/06/20248 Mins Read
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    Francesco Genchi di Johnson Controls Italia analizza lo stato degli smart building e spiega come sfruttare appieno il loro potenziale

    smart-building

    Francesco Genchi, Managing Director di Johnson Controls Italia condivide i risultati di un’indagine condotta da Forrester Consulting sullo stato degli smart building e spiega il ruolo chiave dei partner nel colmare le lacune di integrazione e competenza per aumentare l’efficienza e la sostenibilità di questi edifici e migliorare la salute, la produttività e il benessere degli occupanti.

    Buona lettura!

    Il ruolo chiave dei partner per realizzare edifici intelligenti che favoriscono salute, benessere e produttività

    I sistemi per l’edilizia svolgono un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni di carbonio. La spesa cumulativa per la transizione verso un approccio ecologico a riscaldamento e raffreddamento raggiungerà i 24.000 miliardi di dollari entro il 2050 e l’uso di dispositivi ad alta efficienza energetica, come le pompe di calore, dovrà quasi raddoppiare entro il 2030 per allinearsi agli accordi globali sul clima. E questa è solo la punta dell’iceberg: anche la necessità di migliorare i fattori ambientali degli edifici, come la qualità dell’aria interna, è diventata fondamentale.

    Johnson Controls ha incaricato Forrester Consulting di valutare lo stato degli smart building. Il sondaggio online ha coinvolto 3.445 responsabili delle strategie di smart building delle loro organizzazioni e i dati qui riportati si riferiscono a un sottoinsieme di 1.548 di essi.

    I risultati evidenziano un duplice obiettivo: ottimizzare gli ambienti e migliorare l’efficienza operativa dei sistemi edilizi critici. Tuttavia, molti responsabili devono fare i conti con la mancata integrazione di sistemi e apparati e con la limitata capacità di utilizzare i dati raccolti per ricavare informazioni utili all’ottimizzazione degli edifici. È proprio in questo ambito che entrano in gioco i partner, realtà in grado di colmare le lacune di integrazione e competenza per aumentare l’efficienza e la sostenibilità degli smart buildinge migliorare la salute, la produttività e il benessere degli occupanti.

    Risultati chiave dello studio sugli smart building

    Le prime azioni da intraprendere includono il miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza fisica, l’ottimizzazione di modelli operativi flessibili e della qualità dell’aria interna (IAQ). Per farlo sono necessari sistemi e insight unificati. Infatti, la mancanza di integrazione impedisce ai leader interfunzionali di accedere facilmente alle informazioni necessarie per raggiungere i loro obiettivi: solo l’11% degli intervistati afferma che sistemi e apparati degli edifici sono completamente integrati e il 67% fatica a utilizzare gli insight generati per ottimizzarli. Questa mancanza di integrazione costa tempo, persone e denaro.

    I partner tecnici e strategici rivestono quindi un ruolo fondamentale per colmare le lacune di competenza e aiutare le aziende a rimanere al passo con l’evoluzione degli standard e delle certificazioni sulla qualità dell’aria.

    Gli smart building forniscono ai manager un quadro più chiaro di ciò che accade all’interno degli spazi, aiutandoli a essere più efficienti, sostenibili, sani e produttivi. Ai fini di questo studio, abbiamo definito gli edifici intelligenti come la convergenza delle informazioni provenienti dai sistemi connessi (ad esempio, HVAC, illuminazione, sicurezza, ecc.) che fornisce insight misurabili che possono essere condivisi tra più sistemi di tecnologia operativa (OT) e informatica (IT).

    • Gli smart building accelerano le iniziative di trasformazione digitale e costituiscono una base vitale per l’ottimizzazione degli ambienti, l’efficienza operativa e la sostenibilità.

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    • Le iniziative di questa tipologia consentono alle aziende di raggiungere gli obiettivi di efficienza ambientale e operativa degli smart building, oltre a migliorare la sicurezza e la salute dei dipendenti, ridurre l’impronta di carbonio, aumentare l’efficienza operativa, ottimizzare gli spazi degli edifici, la value proposition per attrarre talenti, il benessere e la produttività degli occupanti.
    • La proprietà dei vari sistemi per l’ambiente degli edifici è distribuita tra più dipartimenti, che devono collaborare per ottimizzarli. Per farlo, necessitano di un’unica fonte di verità per ottenere report standardizzati su metriche e obiettivi condivisi. Gli intervistati dichiarano l’esigenza di trovare partner che utilizzino le tecnologie più recenti, forniscano un’unica piattaforma digitale per tutti i siti e i casi d’uso, offrano l’integrazione di tutti i sistemi degli smart building, una piattaforma facile da usare per gli stakeholder, dimostrino esperienza nel settore e dispongano di competenze end-to-end.

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    Con l’aumentare dell’urgenza di affrontare L’efficienza dei sistemi degli edifici, la pressione sui responsabili è sempre più alta. Dal sondaggio è emerso che:

    • Migliorare la salute e il benessere degli occupanti e allo stesso tempo migliorare l’efficienza operativa sono le principali priorità.

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    Molti si concentrano sul miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza fisica, sull’ottimizzazione o sulla progettazione di modelli operativi flessibili per gli edifici e sul miglioramento della qualità dell’aria interna (IAQ).

    I sistemi di smart building connessi riducono i silos di dati e strategie interdipartimentali e facilitano la capacità di lavorare collettivamente per migliorare i risultati. Tuttavia, i manager impegnati nell’implementazione e ottimizzazione delle infrastrutture e attrezzature necessarie per raggiungere questi risultati sono spesso ostacolati dall’incapacità di collegare tra loro questi sistemi e attrezzature. Abbiamo scoperto che:

    • Solo l’11% dei responsabili degli edifici dichiara che i sistemi e gli apparati della propria organizzazione sono oggi completamente integrati. Inoltre, la gestione dei numerosi partner coinvolti è complicata. Circa due terzi dei responsabili lavora con più partner, ognuno dei quali specializzato in diversi sistemi, e la maggior parte di essi si trova di fronte a un disallineamento tra i partner (54%) e spesso fatica a ottenere da loro informazioni accurate e utili (59%). Inoltre, il 67% fatica a ottimizzare i sistemi e a raggiungere i propri obiettivi grazie agli insight generati.

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    • La collaborazione con i responsabili della sostenibilità e della sicurezza fisica consente di raggiungere obiettivi comuni. Abbiamo scoperto che molti responsabili di ambiente, sostenibilità e sicurezza degli edifici hanno obiettivi che si sovrappongono. Tuttavia, dati e strategie isolati ostacolano il progresso collettivo di questi team. L’abbattimento dei silos richiederà una migliore collaborazione tra i team e la standardizzazione dei sistemi su cui si basano.

    La mancanza di integrazione dei dati degli edifici costa tempo, persone e denaro. L’incapacità di collegare e integrare tutti i sistemi e di utilizzare i dati raccolti per ottenere informazioni utili ha un impatto sulle operazioni aziendali, i ricavi e la percezione del marchio. Ad esempio, molti affermano che le loro aziende devono far fronte a una riduzione dell’efficienza operativa (66%), della fidelizzazione dei clienti (60%), dei ricavi (51%) e della reputazione del marchio (46%). Aumentano invece le sanzioni normative (59%).

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    Molti intervistati riferiscono che le loro organizzazioni stanno lavorando all’aggiornamento degli apparati e delle infrastrutture per migliorare il benessere, la salute e la produttività degli occupanti e aumentare l’efficienza delle operazioni. Tuttavia, è emerso che:

    • L’ottimizzazione dell’efficienza degli asset e il monitoraggio della qualità dell’aria rappresentano allo stesso tempo le sfide principali e le difficoltà maggiori per il 30% degli intervistati, mentre il monitoraggio e il miglioramento dell’IAQ lo è per il 25%.
    • Le aziende hanno bisogno di maggiore assistenza per integrare il monitoraggio dell’IAQ nei loro sistemi digitali e per essere aggiornati circa l’evoluzione delle normative e delle certificazioni relative. Anche l’integrazione e l’interoperabilità dei rapporti e delle analisi tra i sistemi per l’ambiente degli smart building e i sistemi di gestione degli edifici è un’area in cui è necessario supporto.
    • La proprietà delle priorità dei sistemi per l’ambiente degli edifici è distribuita tra vari dipartimenti. Per esempio, l’IT è più spesso identificato come proprietario di iniziative volte a migliorare la produttività degli occupanti; le Risorse Umane del miglioramento del morale o del benessere degli occupanti; e i dipartimenti di salute e sicurezza ambientale sono comunemente identificati come proprietari del miglioramento della salute e della sicurezza degli occupanti e della riduzione dell’impronta di carbonio.

    Per garantire che le informazioni generate siano pertinenti e utili, le organizzazioni dovrebbero adattare le analisi e i report alle esigenze di specifici dipartimenti, standardizzando al contempo quelli su metriche e obiettivi condivisi.

    Abbiamo messo a confronto i responsabili degli edifici delle organizzazioni con strategie complete relative all’ottimizzazione degli ambienti degli smart building (cioè quelle che perseguono sette o più iniziative) con strategie più limitate (cinque o meno iniziative).

    I risultati dell’indagine mostrano che priorità come il miglioramento della salute e del benessere degli occupanti, il potenziamento delle prestazioni operative, la riduzione delle distrazioni degli occupanti e il miglioramento della proposta di valore aziendale per attirare i talenti sono i fattori che guidano le strategie di ottimizzazione nelle organizzazioni con competenze complete. Queste aziende non affrontano le priorità da soli ma si affidano a partner esterni soprattutto per l’integrazione dell’infrastruttura IAQ e di analisi e reportistica; l’interoperabilità tra i sistemi di gestione degli edifici e quelli ambientali; l’aggiornamento sugli standard e le certificazioni di qualità dell’aria interna.

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    Conclusioni

    Gli smart building sono dotati di tecnologie avanzate e sistemi interconnessi che monitorano e ottimizzano i sistemi critici degli edifici (illuminazione, alimentazione, HVAC, qualità dell’aria interna, occupazione, ecc.) per migliorare la salute, il benessere e la produttività degli occupanti, semplificare le operazioni, fornire un’automazione intelligente e affrontare iniziative di efficienza e sostenibilità.

    Per sfruttarne appieno il potenziale, dall’analisi Forrester sono emerse le seguenti raccomandazioni:

    • Valutare le opportunità offerte dagli smart building per affrontare una serie di priorità in materia di efficienza energetica, salute, benessere, produttività e sostenibilità.
    • Facilitare la collaborazione tra le parti interessate per identificare e sfruttare gli insight.
    • Stabilire una roadmap di iniziative strategiche a breve e lungo termine.
    • Identificare partner con esperienza nell’acquisizione di dati e informazioni rilevanti sui sistemi dell’edificio.

    di Francesco Genchi, Managing Director di Johnson Controls Italia

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