Le tecnologie digitali più avanzate sono ormai entrate a pieno regime nella produzione industriale, non solo attraverso l’IA automatizzata, ma soprattutto con l’integrazione dei Cobot e dell’Industria 5.0, che funziona grazie alla combinazione di tecnologie innovative e manodopera umana specializzata.
La produzione industriale nel 2025 si divide tra le novità hi tech presentate a gennaio al CES di Las Vegas e l’affidabilità dei fornitori per la sostituzione dei componenti Lenze relativi ai macchinari, tanto per fare un esempio pratico, perché l’automazione della gestione del rischio e degli imprevisti passa necessariamente per il monitoraggio ordinario e straordinario.
Manutenzione predittiva gestita con IA integrata
Le ultime innovazioni digitali si propongono sempre di più come la chiave per gestire, affrontare e prevedere i rischi operativi che possono determinare un rallentamento o uno stop della produzione industriale.
L’IA è stata la protagonista assoluta al CES 2025 (tenuto a gennaio) per la manutenzione predittiva, due le università che si sono occupate della gestione digitale dei guasti, il MIT e Harvard, che hanno dimostrato come l’integrazione dell’IA sulla gestione predittiva, aiuti a ridurre del 30 fino al 50% lo stop della produzione.
I brand come Siemens e Bosch, hanno sfruttato la digital twin per simulare scenari complessi di imprevisti e testare l’effetto e il problem solving su eventuali stop e rallentamenti produttivi.
I Cobot: i robot collaborativi
La flessibilità produttiva è ormai una prerogativa della gestione industriale, tra i protagonisti digitali non mancano software e hardware hi tech della robotica collaborativa, chiamati Cobot, che consentono una flessibilità maggiore rispetto alle altre tecniche di monitoraggio e gestione dei flussi produttivi, riuscendo a far fronte alla mancanza di manodopera e agli stop produttivi, ma anche a sviluppare pragmaticamente l’industria 5.0: ossia il perfetto connubio tra uomo e tecnologia, mente e macchine.
Questo nuovo indirizzo tecnologico è necessario anche per far fronte a cambiamenti esterni improvvisi, relativi ai contesti geopolitici, pandemici e anche blackout internazionali.
Energie rinnovabili e sviluppo sostenibile per il miglioramento energetico
Il blackout internazionale che ha colpito a fine aprile 2025 Spagna, Portogallo (e in parte Francia, Belgio e Lussemburgo) ha rafforzato il dibattito sulle energie rinnovabili e sullo sviluppo sostenibile per il miglioramento energetico.
Anche se le cause del blackout sono ancora da chiarire, il trend della sostenibilità energetica resta uno dei punti più forti per gestire i rischi dello stop produttivo e anche un veicolo consolidato per applicare una gestione digitale degli imprevisti, sfruttando tutte le nuove risorse tecnologiche più innovative.
In un certo senso, la sostenibilità è sempre di più una priorità dell’industria 5.0, perché può nascere solo dalla collaborazione tra uomo e tecnologie sostenibili.
L’adozione dell’energia green comprende non solo l’efficienza energetica, ma anche l’uso di materiali riciclati e riciclabili, per abbassare sempre di più l’impatto tossico sull’ambiente. Il dibattito sui consumi energetici è stato sollevato proprio dalla politica spagnola direttamente a Bruxelles e l’Unione Europea ha già pronto un piano per migliorare la gestione delle energie rinnovabili a tutto vantaggio della produzione industriale continentale.