• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
Top Trade
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Agentic AI Innovation: la novità Manhattan presentata a Momentum 2025
    • Engage AI Complete, il software Jabra guidato dall’IA che migliora l’attività dei call center
    • Vertiv PowerSwitch 7000: lo switch statico di trasferimento avanzato per le applicazioni critiche nell’area EMEA
    • Schneider Electric è Champion nella prima Global Channel Leadership Matrix di Canalys
    • TD SYNNEX inaugura il nuovo hub di Firenze
    • Synology cala i suoi assi nella manica al Computex
    • Aicel: dazi su prodotti online sotto i 150 euro, soluzione a distorsioni di mercato che penalizzano le imprese comunitarie
    • Expert Serie P: l’intera gamma ASUS al Computex 2025
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Top Trade
    • Tecnologie
    • Strategie
    • Infrastrutture
    • Sicurezza
    • Tendenze
    Top Trade
    Sei qui:Home»Strategie»Personal Computer: UNIVAC I compie 70 anni

    Personal Computer: UNIVAC I compie 70 anni

    By Redazione Top Trade06/04/20216 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    UNIVAC I, il primo computer commerciale della storia è stato consegnato all’United States Census Bureau il 31 marzo 1951

    UNIVAC I (Universal Automatic Computer I) è il primo computer commerciale della storia. Grande quanto un armadio, pesante 13 tonnellate e con un prezzo che si aggirava tra i 1,25 e 1,5 milioni di dollari, UNIVAC I è stato consegnato all’United States Census Bureau il 31 marzo 1951, esattamente 70 anni fa.

    Una rivoluzione che prosegue ancora oggi, spinta dalla pandemia: secondo il Financial Times infatti i pc venduti sono aumentati quasi del 5% nel 2020 con 275 milioni di unità vendute in più, il dato più alto degli ultimi 10 anni.

    Consegnato dagli ingegneri J. Presper Eckert e John Mauchly con l’obiettivo di monitorare il cosiddetto baby boom, ovvero il sostanziale aumento demografico che si verificò in America all’inizio degli anni Cinquanta, UNIVAC I è stato messo in funzione il 14 giugno seguente, vennero vendute 46 unità ad alcune società e al governo USA. Oltre all’ufficio dei censimenti americano, l’UNIVAC I fu acquisito da General Electric, società privata che lo impiegò nella sua fabbrica di elettrodomestici di Louisville per la gestione dei libri paga dell’azienda e per il sistema di controllo degli inventari dei magazzini.

    Cosa ha di straordinario questa invenzione?

    Si potrebbe pensare al prezzo di vendita o alle sue dimensioni, ma la vera rivoluzione consiste nel fatto che per la prima volta nella storia un computer venne usato per l’elaborazione dei dati, e non solo per equazioni e calcoli complessi, funzione principale fino a quel momento. Inoltre, per la prima volta venne adottato il termine “automatico”: tutti i dati, sia numeri che lettere, erano immagazzinati e letti da un’unità a nastro metallica, senza il bisogno di inserire i programmi manualmente.

    Uno strumento del tutto innovativo e visionario che il New York Times chiamò “Il genio matematico alto 2,43 m”, in grado di registrare e classificare un cittadino medio in base al sesso, stato civile, istruzione, residenza e altre informazioni in un sesto di secondo.

    Ma cosa è cambiato in 70 anni nella gestione dei dati a livello commerciale?

    Si potrebbe dire che per la prima volta nella storia un computer abbia anticipato l’evoluzione che avrebbe preso il nome di Data Integration, ovvero un complesso processo di assimilazione, mappatura, spostamento e trasformazione dei dati, necessario a ottenere la loro elaborazione e il loro funzionamento. Oggi la digitalizzazione ha portato a un’esponenziale crescita della mole di dati che le aziende devono saper gestire in modo efficace e rapido. Da enormi computer si è passati a software in grado di gestire in modo intuitivo, dinamico e sicuro i dati.

    Tra queste ci sono quelle di Primeur, multinazionale italiana specializzata in Data Integration, che da oltre 30 anni fornisce i propri strumenti ad aziende nazionali e internazionali.

    Come sottolineato in una nota ufficiale da Stefano Musso, CEO di Primeur: «In 70 anni la tecnologia ha fatto enormi passi avanti. L’UNIVAC I è stato sicuramente il precursore di questo movimento che oggi è fondamentale per gestire l’operatività delle grandi aziende del settore pubblico e privato. Una gestione migliore dei dati vuol dire un maggiore incremento della produttività, del time to market e del servizio complessivo di un’azienda, oltre a permettere di prendere scelte più precise e rapide a livello di business management».

    Nonostante le difficoltà riscontrate dai due scienziati nella costruzione dell’UNIVAC I, questa opera portò loro grandi soddisfazioni e primati. Il 4 novembre 1952 per la prima volta nella storia un computer riuscì a prevedere la vittoria alle elezioni presidenziale di Dwight D. Eisenhower con un margine di errore dell’1%. Da quel momento gli americani presero realmente coscienza dell’importanza tecnologica di questa macchina, tanto che UNIVAC divenne la parola più comune per indicare i computer.

    UNIVAC I non fu l’unica impresa per gli scienziati Presper Eckert e John Mauchly: pochi anni prima, esattamente nel 1946 progettarono ENIAC, Electronic Numerical Integrator and Calculator, il primo computer elettronico general purpose nella storia. Il progetto venne affidato ai due scienziati dall’U.S. Army Ordinance Department che aveva bisogno di uno strumento capace di risolvere i problemi di calcolo delle curve balistiche dei proiettili dell’artiglieria.

    A differenza dell’UNIVAC, questo primo computer occupava una superficie di 180 metri quadrati e pesava circa 30 tonnellate. Oltre alle dimensioni notevoli, l’ENIAC consumava fino a 150 kilowatt di potenza: proprio per questo motivo, quando venne messo in funzione per la prima volta, provocò un black-out generale nel quartiere ovest della città di Filadelfia. Non a caso, la parola inglese “brainiac”, ovvero cervellone, deriva proprio dal primo computer elettronico ENIAC.

    Da costare 1 milione di dollari e pesare 13 tonnellate, il computer è entrato in ogni casa e ufficio di tutto il mondo, rivoluzionando il modo di vivere e di lavorare. Nell’ultimo anno la pandemia ha spinto notevolmente il mercato dei pc, registrando la miglior crescita dell’ultimo decennio a livello globale: come riportato dal Financial Times, secondo una ricerca della società Gartner nell’ultimo trimestre del 2020 le unità di Personal Computer spedite in tutto il mondo sono state 79,4 milioni, un aumento del 10,7% rispetto all’anno precedente, mentre su base annua c’è stata una crescita del 4,8% rispetto al 2019, con 275 milioni di unità vendute in più, il dato più alto mai registrato dal 2010. La società di ricerca IDC, invece, ha registrato 303 milioni di unità spedite con una crescita del 13,1% nel 2020, mentre Canalys ha affermato che nell’ultimo anno le spedizioni sono cresciute dell’11% e hanno raggiunto le 297 milioni di unità.

    10 curiosità su UNIVAC I

    1. Presper Eckert e John Mauchly finirono sull’orlo della bancarotta, poiché il finanziamento del Census Bureau fu soltanto di $400,000 e il costo totale di progettazione e costruzione dell’UNIVAC I arrivò a sfiorare 1 milione di dollari.

    Il prezzo di vendita del primo computer commerciale si aggirò intorno a 1,25 e 1,5 milioni di dollari.

    Fu utilizzato la prima volta dall’United States Census Bureau per monitorare il baby boom, ovvero il sostanziale aumento demografico che si verificò in America negli anni Cinquanta.

    General Electric fu la prima azienda privata a utilizzare l’UNIVAC I per la gestione dei libri paga e per il sistema di controllo degli inventari dei magazzini della fabbrica di elettrodomestici.

    Fu il primo computer nella storia a prevedere la vittoria alle elezioni presidenziali. Il 4 novembre 1952 assegnò la vittoria al Presidente Dwight D. Eisenhower con un margine di errore dell’1%.

    UNIVAC I fu il primo computer nella storia ad essere utilizzato per l’elaborazione dei dati, in grado di immagazzinare sia numeri che lettere in modo automatico.

    Era composto da 5200 valvole tubolari, tutte installate nel processore.

    Pesava 13 tonnellate, consumava 125 kW e funzionava alla velocità di 2.25 MHz.

    Era in grado di effettuare 455 moltiplicazioni per secondo e poteva immagazzinare fino a 1000 stringhe nella memoria al mercurio.

    Ogni elemento della memoria poteva contenere due istruzioni, un numero a 11 cifre e segni o 12 caratteri alfabetici.

     

    PC personal computer Primeur UNIVAC I
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione Top Trade
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)

    TopTrade è parte di BitMAT Edizioni, una casa editrice che ha sede a Milano con copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Schneider Electric è Champion nella prima Global Channel Leadership Matrix di Canalys

    23/05/2025

    TD SYNNEX inaugura il nuovo hub di Firenze

    23/05/2025

    Cyber Grant: c’è l’accordo di distribuzione con Computer Gross

    22/05/2025
    Advertisement
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Più letti

    Luminosità più elevata con i videoproiettori Epson

    27/04/2021

    Da Sony un camcorder da spalla per riprese in 4K nativo

    16/09/2019

    Centro Computer diventa Silver Partner di Microsoft per il Mixed Reality Partner Program

    07/01/2021

    Panasonic TOUGHBOOK S1, quando il design incontra l’affidabilità

    15/12/2021

    Gigaset GX6: lo smartphone 5G su misura per il tempo libero

    04/10/2022
    NAVIGAZIONE
    • Tecnologie
    • Strategie
    • Infrastrutture
    • Sicurezza
    • Tendenze
    Informazioni
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 - BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 295 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.