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    Calendario Epson 2026 celebra la femminilità

    By Redazione Top Trade18/11/20258 Mins Read
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    Si intitola “DIVINAE” il Calendario Epson 2026. Include dodici illustrazioni firmate da Gloria Pizzilli e realizzate con tecnologia di stampa Epson.

    calendario-epson-2026-DIVINAE

    È stato presentato il Calendario Epson 2026, intitolato “DIVINAE” ed è un tributo alla forza e alla maestosità femminile che, mese dopo mese, si rivelano nelle illustrazioni che l’artista Gloria Pizzilli ha dedicato a dodici divinità ispirate a un panorama etnico e culturale eterogeneo. Dal Nord Europa al Sud America, passando per Tibet, India, Grecia ed Egitto, in cui non solo Afrodite, Diana e Iside (per citare le più note), ma anche Pachamama, Mami Wata, Guanyin e molte altre, queste “creature” contribuiscono al complesso ritratto della donna archetipica ed esprimono la loro potenza più vera: energia, dinamismo, assertività, ma anche mistero, sensualità, giocosità ed impeto creativo.

    Dal punto di vista artistico, queste divinità sono figure sinuose, intrecciate fra loro – come nella riproduzione in copertina – oppure attorcigliate a figure animali, altre volte circondate da acqua o ancora simboleggianti fiori: in ogni tavola del Calendario Epson 2026 sembra quasi di percepire la simbiosi di questi elementi racchiusi in una sorta di abbraccio, il tutto ravvivato da tonalità pastello che spaziano dalle cromie più chiare del bianco, rosa, giallo, arancio a quelle più decise del verde, viola, blu e nero. Il risultato è la rappresentazione di figure identificative della loro provenienza in maniera non convenzionale rispetto all’iconografia classica, il tutto con un tocco attuale e fresco.

    Un prezioso oggetto da collezione

    Ogni tavola del Calendario Epson 2026 è realizzata in digitale con i software Adobe Illustrator e Adobe Photoshop: a questo punto, grazie ai sistemi professionali Epson – in particolare alle stampanti Epson SureColor P7500 – le illustrazioni vengono prodotte da Opificio Arte Stampata, laboratorio certificato Digigraphie, su carta Fine Art. Grazie anche agli inchiostri Epson UltraChrome Pro12 K3, ogni stampa porta in scena un risultato straordinario, con colori nitidi, dettagli accurati e linee pulite.

    Un totale di 10.400 tavole stampate, compresa la copertina: DIVINAE è un calendario prodotto in edizione limitata (800 copie numerate) e rilegato con un processo interamente artigianale. Ogni dettaglio del Calendario Epson 2026 – incluso il packaging, dalla shopper coordinata all’etichettatura – è curato e studiato in modo coerente con il progetto creativo dell’artista; inoltre, il formato sempre uguale ne sottolinea l’aspetto di collana e lo rende un vero e proprio oggetto da collezione.

    Le tavole di “DIVINAE” del Calendario Epson 2026: dodici illustrazioni di vitalità femminile, tra natura e mitologia

    1. Gennaio – Freya, Nord Europa – Dea dell’amore e della bellezza. Celebre per la sua bellezza, Freya è la dea dell’amore fisico e della fertilità, ma anche una figura selvaggia e battagliera: è infatti venerata come dea della guerra, incarnando forza e passione.
    2. Febbraio – Tara Verde, Tibet – Dea della femminilità. Tara, conosciuta come la Dea della Liberazione, occupa un posto centrale nella mitologia tibetana e nel buddhismo. Considerata l’incarnazione della compassione e della saggezza, rappresenta una figura divina alla quale rivolgersi per ottenere protezione, guarigione e illuminazione spirituale.
    3. Marzo – Artemide, Grecia – Dea della caccia. Dea greca della caccia, degli animali selvatici, della foresta e del tiro con l’arco, è anche la divinità delle iniziazioni femminili e della luna, protettrice della verginità e della pudicizia. Figlia di Zeus e Leto, era una divinità molto venerata e il suo luogo di culto più famoso era il tempio di Artemide ad Efeso, una delle Sette Meraviglie del mondo antico.
    4. Aprile – Mami Wata, Africa – Dea dell’acqua. Mami Wata è una divinità collegata all’elemento acqua, venerata nell’Africa occidentale, centrale e meridionale e nella diaspora afroamericana. Sebbene il nome sia di derivazione straniera, Mami Wata è importantissima nella religione voodoo: è spesso raffigurata come una sirena. Rappresenta potere, mistero e seduzione.
    5. Maggio – Coatlicue, Atzechi – Dea della terra e della fertilità. Coatlicue è la dea Olman della terra da cui nasce tutta la vita, ma anche della terra in cui sono sepolti i morti. È la patrona delle madri e dei padri, ma anche delle rocce aride e delle grotte profonde, venerata dai minatori e da coloro che piangono. Normalmente è raffigurata come una donna che indossa una collana di mani mozzate e una gonna formata da serpenti viventi che si contorcono.
    6. Giugno – Lakshmi, India – Dea dell’abbondanza e della prosperità. Venerata in India e ovunque si pratichi l’induismo, Lakshmi è la Dea della ricchezza, della fortuna e dell’abbondanza; è anche portatrice di ricchezza spirituale e a lei sono associati doni quali l’intelligenza, l’illuminazione e il risveglio interiore. Nel significato esoterico, Lakshmi è associata all’immortalità e all’essenza della vita.
    7. Luglio – Venere, Antica Roma – Dea dell’amore e della bellezza. Venere per i Latini, Afrodite per i greci, è la dea dell’amore: simbolo stesso della bellezza e della forza dell’eros, è capace di infondere il desiderio in ogni creatura. Ha origini antiche come dea orientale della fertilità, poi accolta nella mitologia greca e latina.
    8. Agosto – Amaterasu, Giappone – Dea del sole. Sorgente di luce e vita, Amaterasu emerge come una figura centrale nella mitologia giapponese, occupando un posto d’onore come dea del Sole. Figura di spicco nella religione Shintoista, la sua presenza si manifesta non solo nelle antiche scritture, ma anche nel cuore culturale del Giappone, influenzando rituali, cerimonie e persino la linea imperiale del paese. È spesso rappresentata con un disco solare o un corvo, messaggero celeste e guardiano del suo sacro specchio.
    9. Settembre – Pachamama, Sud America – Dea della Terra. Pachamama, che in lingua quechua significa letteralmente “Madre Terra”, è una delle dee più importanti del pantheon degli antichi Inca. Nelle credenze delle popolazioni indigene del Sud America, simboleggia la Terra come un essere vivente che offre vita, nutrimento e protezione. Per i popoli delle Ande, invece, è la protettrice di tutti gli esseri viventi e assicura la sopravvivenza fisica dei suoi “figli” fornendo raccolti abbondanti e acqua pura. Ancora oggi il suo simbolo insegna il rispetto per la natura.
    10. Ottobre – La Mórrigan, Cultura celtico-irlandese – Dea della guerra. La Mórrigan è un’importante dea regina-guerriera della mitologia celtico-irlandese che incita i combattenti, scatenandone la furia in battaglia, e diventando alla fine dispensatrice di morte. Ha un aspetto terrificante e allo stesso tempo seducente: di conseguenza, è un simbolo di distruzione ma anche di fertilità. Ha inoltre il potere di predire il futuro e di lanciare incantesimi. Ancora più notevole è la sua capacità di cambiare forma, diventando a suo piacimento una fanciulla bellissima, il vento, o un qualsiasi animale, pesce o uccello.
    11. Novembre – Guanyin, Cina – Dea della compassione. Molto nota in Cina, Guanyin (Quan Yin) è un Bodhisattva associato alla compassione ed è venerato dai buddhisti Mahayana; è la manifestazione femminile di Avalokitesvara, il Buddha della Compassione. Comunemente conosciuta come la “Dea della Misericordia”, il nome Guanyin è l’abbreviazione di Guanshiyin, che significa “[Colui che] percepisce i suoni del mondo”.
    12. Dicembre – Iside, Egitto – Dea della fertilità/maternità e della magia. Dea di origine antichissima, dal corpo di donna stretto da una tunica aderente lunga fino alle caviglie, è la moglie di Osiride, il dio dei morti, e madre del dio falco Horo. Questa famiglia divina dovette affrontare vicissitudini dolorosissime, comuni a tutti i mortali: tradimento, paura e morte. Proprio per questa “umanità”, Iside, Osiride e Horo divennero gli dei più amati dagli abitanti del Paese del Nilo.

    Dichiarazioni

    “Progettare queste immagini”, spiega Gloria Pizzilli, illustratrice del calendario Epson 2026, “è stato un piccolo viaggio intorno al mondo, in cui io per prima ho goduto nella ricerca di elementi estetici e decorativi propri di culture molto distanti tra loro. L’invito, rivolto non solo alle donne, è di lasciar risplendere, mese dopo mese, la caratteristica profonda che ciascuna di queste iconiche figure porta con sé, per un’espressione del principio femminile più consapevole e finalmente libero da stereotipi limitanti”.

    “Con il suo tratto plastico e ricercato”, precisa Gianluca Folì, curatore del progetto e art director della collana Colortelling dei calendari di illustrazione Epson, “Gloria Pizzilli ci accompagna tra dodici divinità femminili provenienti da culture lontane, ma unite da uno sguardo comune. Il corpo, nelle sue mani, si piega e si allunga in linee sinuose che sfiorano l’astrazione, diventando al tempo stesso struttura e racconto. Un pantheon di figure potenti e flessibili, sospese tra anatomia e mito, che trasforma il calendario in un viaggio tra i più intensi ed eleganti di tutti i tempi.”

    “DIVINAE è l’espressione di culture diverse provenienti da tutto il pianeta”, spiega Massimo Pizzocri, Amministratore Delegato di Epson Italia, “ed è in linea con i valori di inclusività di Epson. La nostra azienda, infatti, da sempre mette al centro la multiculturalità basandosi sul confronto e sulla coesistenza di mentalità e approcci differenti che arricchiscono il modo di lavorare. Trovare questo denominatore comune fra noi e il progetto di Gloria Pizzilli ci rende orgogliosi di supportarlo sul fronte operativo: la nostra tecnologia di stampa, infatti esprime al meglio la qualità e la narrazione di queste tavole che illustrano miti, tradizioni e credenze tipiche di vari Paesi, ma soprattutto credo siamo riusciti ad aiutare Gloria a trasmettere l’incredibile forza emotiva contenuta nelle sue immagini”.

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