Il ransomware si conferma la principale minaccia per le aziende di medie e grandi dimensioni, mentre i gruppi criminali sfruttano in misura crescente l’AI per automatizzare le campagne di attacco e incrementarne l’efficacia.
L’Acronis Cyberthreats Report H1 2025 (SCARICALO QUI) analizza i vettori di attacco più diffusi, i gruppi ransomware più attivi e i settori maggiormente colpiti nella prima metà dell’anno, offrendo una visione globale basata sui dati raccolti da oltre un milione di endpoint monitorati a livello internazionale dall’Acronis Threat Research Unit (TRU).
Il report evidenzia l’evoluzione delle tecniche di social engineering, con un aumento del 22% degli attacchi di phishing rispetto al 2024 e un impiego crescente di deepfake e impersonificazioni generate dall’AI. Le campagne di phishing rappresentano oggi il 25% di tutti gli attacchi e oltre il 50% di quelli mirati ai Managed Service Provider (MSP).
Tra i principali risultati:
- Il numero di vittime ransomware è cresciuto del 70% rispetto ai periodi corrispondenti del 2023 e 2024, con Cl0p, Akira e Qlin tra i gruppi più attivi.
- Gli attacchi di social engineering e BEC hanno raggiunto il 25,6% del totale, sostenuti dall’uso dell’AI per creare contenuti e impersonificazioni sempre più convincenti.
- Il settore manifatturiero risulta il più colpito, seguito da retail, food & beverage, telecomunicazioni e media.
Le evidenze raccolte indicano che l’automazione crescente e l’uso dell’AI nelle fasi di attacco rendono necessario un approccio alla sicurezza più integrato, basato su rilevamento, risposta e ripristino coordinati per tutelare la continuità operativa.
SCARICA QUI l’Acronis Cyberthreats Report H1 2025 per consultare l’analisi completa delle tendenze e delle minacce emergenti individuate dal team di ricerca Acronis e approfondire le strategie di cyber protection più efficaci per contrastarle.
Per maggiori informazioni consultare il sito www.acronis.com
