Il settore retail europeo sta attraversando una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche degli ultimi decenni, con miliardi investiti in sistemi di intelligenza artificiale, edge computing, segnaletica digitale e infrastrutture intelligenti nei negozi. Tuttavia, il Retail Tech Index 2025 di Sony rivela una dura realtà: nonostante investimenti senza precedenti, gli acquirenti vedono pochi miglioramenti tangibili nei negozi.
Basandosi su 721.000 conversazioni sulla tecnologia al dettaglio e sull’analisi del mercato del lavoro in sei dei principali mercati europei, l’indice identifica tre lacune critiche – prova, proprietà e fiducia – che impediscono alla trasformazione digitale di produrre risultati misurabili.
Il divario di prova: gli acquirenti vogliono prove, non promesse
Le discussioni sull’esperienza dei clienti sono aumentate del 20% su base annua, ma il coinvolgimento è crollato del 61%, riflettendo un crescente scetticismo. Le lamentele relative alle code, all’esaurimento delle scorte e ai prezzi dominano le conversazioni online, evidenziando una discrepanza tra gli investimenti nella tecnologia al dettaglio e la percezione degli acquirenti.
Allo stesso modo, l’intelligenza artificiale ha attirato oltre 100.000 menzioni, ma il coinvolgimento è diminuito di oltre il 50% e l’intelligenza artificiale ha generato il sentiment negativo più alto tra tutti i temi relativi alla tecnologia nel settore retail, pari al 4%, il doppio della media degli altri pilastri. I consumatori sono sempre più stanchi dei “discorsi sull’innovazione” che non producono un impatto reale.
I display professionali BRAVIA di Sony dimostrano come la segnaletica basata sui dati e l’elaborazione edge possano apportare miglioramenti visibili agli acquirenti, dalla visibilità delle scorte alla gestione delle code, colmando il divario tra teoria e pratica.
Il divario di proprietà: investimenti senza esecuzione
Anche il settore retail europeo deve affrontare una grave sfida di leadership. Nel Regno Unito, i responsabili ICT rappresentano solo lo 0,1% delle assunzioni nel settore retail, rispetto al 3,3% dell’economia in generale, con un deficit di 33 volte superiore. Francia e Germania mostrano carenze simili.
Sebbene le offerte di lavoro nel settore della tecnologia al dettaglio siano aumentate del 40%, la maggior parte si concentra su ruoli generali nell’ambito delle infrastrutture piuttosto che sulla leadership digitale strategica necessaria per trasformare i progetti pilota in sistemi completamente implementati.
Sony affronta questo divario con piattaforme interoperabili, tra cui i display professionali BRAVIA con Zero Touch Provisioning e la piattaforma edge-AI AITRIOS, progettata per integrarsi perfettamente con i sistemi esistenti e consentire ai negozi di implementare la tecnologia senza un’ampia competenza tecnica interna.
Il divario di fiducia: l’IA sotto esame
L’intelligenza artificiale è la tecnologia più visibile ma anche più polarizzante nel settore della vendita al dettaglio. Il coinvolgimento con i contenuti di intelligenza artificiale è diminuito del 53% in Europa, a causa delle preoccupazioni relative alla privacy, alla sicurezza del lavoro e alla conformità normativa. La legge dell’UE sull’intelligenza artificiale richiede inoltre ai rivenditori di dimostrare trasparenza e responsabilità in tutti i sistemi basati sull’intelligenza artificiale.
La piattaforma AITRIOS di Sony risponde a queste preoccupazioni attraverso l’elaborazione basata sull’edge, mantenendo i video sul dispositivo e producendo solo metadati anonimizzati, garantendo la conformità al GDPR e un’implementazione responsabile dell’IA.
Focus sul Paese: intenzioni forti, esecuzione disomogenea
L’indice evidenzia che:
- Germania e Regno Unito: forte interesse per RFID, chioschi e visione artificiale, ma grave carenza di manager ICT.
- Francia: attenzione alla conformità alla legge sull’IA; probabile implementazione guidata dai partner.
- Spagna: rapida adozione della tecnologia retail-media, ma leadership digitale limitata.
- Italia e Polonia: persistente sottorappresentanza dei manager ICT nel settore retail.
In tutta Europa, l’ambizione è alta ma la capacità di esecuzione è carente, lasciando la trasformazione digitale bloccata in modalità pilota.
Cosa dovrebbero fare i retailer
Sony identifica cinque priorità per trasformare l’ambizione in impatto:
- Iniziare da dove conta: code, disponibilità delle scorte e riduzione delle giacenze.
- Testare rapidamente, scalare rapidamente: espandere rapidamente i progetti pilota di successo.
- Collegare, non sostituire: integrare le nuove tecnologie con i sistemi esistenti.
- Posizionare la conformità come valore: comunicare le misure di protezione della privacy agli acquirenti.
- Misurare le prestazioni: monitorare le scorte, l’efficienza della manodopera, le perdite e i tempi di attesa.
“I retailer non stanno lottando contro la mancanza di innovazione, ma contro la mancanza di progressi visibili”, ha affermato Chris Mullins, responsabile del marketing di prodotto, soluzioni professionali e display, Sony Europe. “Gli acquirenti vogliono prove che la tecnologia stia migliorando la propria esperienza oggi, non promesse per il domani. Il nostro obiettivo con i display professionali BRAVIA e la piattaforma AITRIOS è aiutare i rivenditori a colmare le lacune in termini di prove, proprietà e fiducia, in modo che la trasformazione digitale produca finalmente risultati misurabili dove conta di più: nel negozio”.
Colmare le lacune in termini di prove, proprietà e fiducia e sfruttare piattaforme interoperabili come BRAVIA e AITRIOS è la chiave per tradurre miliardi di investimenti in risultati tangibili e misurabili sul campo.
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