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    Sei qui:Home»Categorie Funzionali»Posizione Home Page»Dispositivi rugged: elementi chiave per la forza lavoro ipermobile

    Dispositivi rugged: elementi chiave per la forza lavoro ipermobile

    By Redazione Top Trade18/11/20255 Mins Read
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    Il mercato dei dispositivi rugged portatili sta crescendo vertiginosamente. L’integrazione tra AI e edge computing garantisce efficienza e continuità anche in contesti estremi

    dispositivi-rugged

    Il mondo del lavoro, soprattutto in epoca post-Covid, ha vissuto una trasformazione radicale che è stata spinta dall’evoluzione tecnologica e da un crescente bisogno di mobilità operativa. In particolare, è emerso il concetto di forza lavoro ipermobile: si tratta di professionisti che operano al di fuori degli ambienti tradizionali, spesso in condizioni ambientali sfidanti e con la necessità di accedere costantemente a dati e strumenti digitali.
    Non stupisce perciò che il mercato dei dispositivi rugged portatili registri una notevole crescita.

    Secondo l’analisi di The Business Research Company, il settore dei dispositivi rugged portatili è passato da un valore complessivo di 7,93 miliardi di dollari nel 2023 a 8,66 miliardi nel 2024, con una previsione che lo vede raggiungere i 12,41 miliardi entro il 2028. Il tasso di crescita annuo composto (CAGR) stimato per questo periodo è del 9,4%, a dimostrazione di come sia in aumento una domanda per dispositivi robusti, soprattutto in ambito industriale. Questa tendenza evidenzia come la mobilità in ambienti complessi non sia più una nicchia, ma una componente imprescindibile per migliorare efficienza e continuità operativa.

    “Se si considera che questi lavoratori – che operano in settori come la logistica, la manutenzione infrastrutturale, i servizi pubblici, l’edilizia e la sanità d’urgenza – sono l’elemento insostituibile di attività critiche dove l’affidabilità degli strumenti, digitali e non, rappresenta un fattore determinante, appare evidente che la risposta a queste esigenze non possa più essere una soluzione consumer generica”, commenta Chris Turner, Head of Go-to-Market, Panasonic TOUGHBOOK Europe.

    Total Cost of Ownership: l’importanza di costruire dispositivi per l’utente

    I dispositivi standard, progettati per un utilizzo da ufficio o per il consumatore finale, si rivelano non all’altezza della richiesta in termini di durata della batteria, resistenza agli urti e modularità. Per Panasonic Connect è chiaro come occorrano soluzioni costruite per e attorno all’utente, che tengano conto di fattori concreti come l’ambiente di lavoro, le condizioni atmosferiche, la necessità di lavorare con i guanti o sotto la pioggia, l’autonomia della batteria e la capacità di connessione in aree remote. Per ottenere risultati concreti, è fondamentale partire dall’ascolto degli operatori stessi, passando da un coinvolgimento diretto nel processo di analisi e progettazione delle tecnologie che poi verranno impiegate sul campo. Oltre all’ergonomia e alla robustezza, è la capacità di personalizzazione e aggiornamento che fa la differenza: in una situazione operativa in cui i dispositivi mobili restano operativi per diversi anni, poter intervenire con moduli aggiuntivi, batterie sostituibili o accessori mirati consente di prolungarne la durata utile e contenere il Total Cost of Ownership (TCO), che comprende l’acquisto, l’installazione, l’esecuzione e la manutenzione di un certo strumento.

    Anche la connettività rappresenta una componente primaria dei dispositivi rugged portatili. Il passaggio alle reti mobili di ultima generazione (4G e 5G) ha migliorato prestazioni e latenza, ma ha anche messo in luce nuove sfide legate alla copertura. In molte aree rurali o ad alta densità operativa, infatti, sono frequenti i cosiddetti “black spot”, ovvero zone in cui la rete è debole o del tutto assente. Per garantire continuità operativa si fa sempre più ricorso a soluzioni ibride con doppia SIM, router veicolari e reti ridondate che assicurano comunicazioni affidabili anche in situazioni di emergenza, incidenti o disastri ambientali.

    Non solo hardware, il ruolo di edge computing e AI nei dispositivi rugged portatili

    Il valore strategico dei dispositivi rugged non si limita solo all’hardware. Le aziende, infatti, si stanno dotando di tecnologie come l’edge computing e l’intelligenza artificiale applicata ai processori di ultima generazione che rendono possibile l’analisi dei dati direttamente sul campo, migliorano la gestione predittiva delle operazioni, ottimizzano i flussi e permettono aggiornamenti da remoto. Il beneficio concreto è rappresentato dall’integrazione di queste tecnologie per ottenere una visibilità in tempo reale sulle operazioni e prendere decisioni più rapide ed efficienti.

    “La continua crescita della forza lavoro ipermobile impone un cambio di prospettiva. Le aziende che operano in contesti ad alta complessità non possono più affidarsi a soluzioni generiche. È necessario puntare su tecnologie robuste, intelligenti e adattabili, capaci di tutelare la continuità delle operazioni e, al tempo stesso, di valorizzare il lavoro di chi è sul campo ogni giorno. In un mondo in cui anche pochi minuti di inattività possono generare costi rilevanti e mettere a rischio la sicurezza delle persone, investire in strumenti su misura non è solo un atto di efficienza: è una scelta strategica”, continua Chris Turner, Head of Go-to-Market, Panasonic TOUGHBOOK Europe.

    TOUGHBOOK G2: la soluzione di Panasonic

    È in questo contesto che Panasonic Connect propone il tablet rugged TOUGHBOOK G2, con processori Intel AI, Windows 11 Pro, certificazione IP65 e connettività 5G.

    Questo dispositivo, che rappresenta una svolta per il settore dei dispositivi rugged, è frutto del lavoro di Panasonic in stretta collaborazione con partner tecnologici come Intel e Microsoft per garantire il supporto nell’adozione di AI ed Edge.

    Grazie a queste alleanze e a una profonda conoscenza delle esigenze degli utenti, Panasonic è in grado di offrire soluzioni robuste, efficienti e su misura per i lavoratori mobili di oggi e di domani.

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