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    Quando nella tecnologia è il colore che fa la differenza

    By Redazione Top Trade21/01/20205 Mins Read
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    Thomas Vertommen, European Product Marketing Manager Projectors, Panasonic, ricorda l’importanza di poter contare sulle differenze cromatiche

    Panasonic_Flowers and People_Universe of Water Particles

    Occuparsi di proiettori quotidianamente non significa soltanto parlare di sorgenti luminose o di rapporto di proiezione delle lenti; anzi, molte delle mie conversazioni di lavoro includono discussioni proprio sui colori. I colori rappresentano gran parte della nostra vita ed è facile accorgersi di qualcosa che non corrisponde a pieno alla realtà: un display o un proiettore che riproducono una tonalità sbagliata della pelle oppure una tonalità di rosso alterata della maglietta della tua squadra di calcio preferita sono solo alcuni degli esempi.

    Oggi vi sono molteplici ricerche che ruotano attorno al tema del colore e, lavorando nel mondo del visual, penso che valga la pena condividere qualche linea guida sugli elementi che possono fare la differenza quando si tratta di dover scegliere la giusta tecnologia.

    Basti pensare al proprio colore preferito: è il blu? Dovrei aver indovinato almeno una volta su dieci poiché questo colore è, fino ad ora, il colore scelto da circa il 40% della popolazione mondiale, seguito dal viola (14%) e con il nero all’ultimo posto. In questo senso è ormai risaputo come il colore svolga un ruolo fondamentale nel condizionare l’umore di una persona e proprio su questo si basa il lavoro di pubblicitari e brand designer, che utilizzano il colore per influenzare la propria audience: il rosso è solitamente usato dai retailer per guidare il senso di urgenza e l’acquisto spontaneo (i fast food ne sono un esempio); aziende che operano in ambito finanziario, tecnologico e social media prediligono, invece, il blu, in grado di dare un senso di calma e di fiducia; il verde è scelto per rappresentare la natura e la crescita; l’arancione per trasmettere fiducia e divertimento.

    Non c’è dunque da meravigliarsi dell’abilità degli esseri umani di creare colori e di lavorare per perfezionarli costantemente, così da renderli luminosi e vividi all’occhio umano, la cui capacità di distinguere i colori si basa sulla diversa sensibilità della retina alla luce di diverse lunghezze d’onda. L’uomo è tricromatico, dunque percepisce i tre colori fondamentali (blu, rosso e verde) grazie alle cellule retiniche preposte a tale funzione (coni); proprio per questa ragione gli esseri umani possono distinguere circa 10 milioni di colori diversi.

    Il Sacro Graal per i produttori di macchine fotografiche, proiettori e display è quello di cercare di replicare il Color Gamut di Michael R. Pointer che, nel 1980, ha pubblicato la massima gamma di colori di superfici reali, basata su 4089 campioni, che si è rapidamente affermata con un valido punto di riferimento per la riproduzione dei colori. Visivamente, infatti, il Gamut di Pointer rappresenta i colori che vediamo nel mondo reale.

    La tecnologia delle telecamere cinematografiche ha fatto passi da gigante in questo settore grazie allo standard Rec. 2020 che fornisce una qualità dell’immagine in 4K o il 99% del Color Gamut di Pointer. Al contrario, proiettori e display sono rimasti un po’ indietro, offrendo uno standard minore Rec. 709, che offre una qualità del colore in HD o il 74% del Color Gamut di Pointer. Questa differenza è dovuta principalmente dalla volontà di fornire un colore quanto più coerente possibile utilizzando un proiettore con tecnologia laser. Tra i tre colori (blu, rosso e verde), il verde è particolarmente instabile con la tecnologia laser diretta attualmente disponibile. Mantenere una coerenza nella riproduzione dei colori è una sfida difficile da mantenere, dati gli alti costi iniziali, l’affidabilità, i costi di gestione e manutenzione dei dispositivi.

    In qualità di produttori siamo sempre alla ricerca delle migliori innovazioni tecnologiche in grado di garantire una riproduzione cromatica quanto più affidabile possibile e un prodotto ottimale.

    In questo contesto, un buon esempio è l’aggiunta della tecnologia laser rosso implementata nell’ultimo proiettore Panasonic da 50.000 lumen, volta a migliorare la gamma dei colori creando un’immagine molto vicina alla Rec. 2020. Combinato con risoluzione nativa in 4K, la tecnologia laser a fosforo blu e rossa separata, crea una potente riproduzione del colore senza perdere stabilità e durata a lungo comprovate.

    Anche nello spazio del proiettore a 1DLP continuiamo a trovare nuovi modi per migliorare le nostre piattaforme. Di recente abbiamo rilasciato una nuova serie di proiettori con l’esclusivo Rich Colour Harmoniser di Panasonic, una tecnologia che espande l’uso della luce rosse per migliorare la riproduzione cromatica. Anche le immagini sono migliorare notevolmente grazie all’utilizzo dello Smooth Pixel Drive di Panasonic, un nuovo sistema di elaborazione delle immagini che affina i caratteri, smussa le linee diagonali e le curve per raggiungere una risoluzione di uscita di 4.608.000 pixel (2715 x 1697).

    Il frutto di queste innovazioni delle tecnologie per il colore è che le aziende possono ora offrire nuovi livelli di proiezione del colore, più intensi e chiari, a un prezzo e affidabilità mai visti prima.

    Ma perché avremmo bisogno di proiettori con colori sempre migliori? Perché le aspettative dei consumatori sono sempre più alte; siamo sempre più abituati a usare la tecnologia nella nostra vita quotidiana, motivo per cui quando partecipiamo a un evento o vediamo un’attrazione, ci aspettiamo qualcosa di più avanzato, vogliamo rimanere stupiti da ciò che vediamo, sentiamo e ciò con cui interagiamo. Di conseguenza, i parchi a tema, i musei, gli eventi live e molte altre attrazioni hanno dovuto abbandonare i loro modelli tradizionali e si sono dovuti adeguare reinventandosi completamente.

    Le immagini con i colori più brillanti e realistici, insieme alla qualità del suono, fornite dalla più recente tecnologia AV, possono portare le esperienze interattive e coinvolgenti a un livello superiore, senza la necessità di fare riscorso a una tecnologia di realtà virtuale complessa o ingombrante. Grazie a questi progressi in tema di colore nei proiettori, è ora possibile trasmettere alle persone determinate sensazioni, come essere su un palco con il proprio idolo o al centro di una scena in un museo, modificando ciò che vedono e ciò che sentono.

    Dunque, la prossima volta che vedete il vostro colore preferito o che vi meravigliate della bellezza del mondo, prendetevi un momento per pensare ai grandi sforzi della tecnologia per una riproduzione quanto più veritiera possibile del mondo naturale.

    colore Panasonic Thomas Vertommen
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